Qualche tempo fa mi sono ritrovata di fronte ad un dilemma professionale.
Molt* consulenti di immagine propongono sui propri siti e profili social brevi armocromie su personaggi famosi: selezionano attori/attrici, cantanti, igers, e per ciascuno indicano stagione e sottogruppo. Si tratta di una risorsa utile a* collegh* ma che raggiunge anche chi, per pura curiosità, pur non facendo il nostro mestiere vuole emulare lo stile di un certo personaggio.
Insieme al mio team, quindi, ci siamo post* da un punto di vista untraditional e abbiamo scelto di proporre brevi armocromie su un elenco di personaggi noti non tanto per la loro musica o i film ma per l’impegno sociale, sportivo, politico, letterario, umanitario. Personaggi del calibro di Alexandria Ocasio-Cortez, Bebe Vio, Marta Vieira da Silva, Samantha Cristoforetti, J.L. Rowling, Isabel Allende.
Saremmo partiti da Federica Angeli.
Dovete sapere che la adoro: ho letto il suo libro (che consiglio) “A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta” e mi piaceva l’idea di partire dal tema del coraggio dopo il mese dedicato al cambiamento sui nostri Temi Che Non Temo.
Quindi guardo interviste, visiono fotografie, faccio ricerca sui profili social.
Giungo alla conclusione che Federica Angeli abbia una base fredda, con un occhio da Inverno e una pelle con piccolo sovratono giallo, probabilmente dovuto al fondotinta. Capelli? Nasce castana, scura di base, ma ha scelto un biondo caldo. Stile? Si veste spesso di rosso, che su di lei esprime il coraggio e il fuoco della passione per la giustizia, il lavoro e la famiglia.
È il colore delle viscere e dell’alert, viaggia ad una frequenza forte che l’occhio riconosce anche da lontano e in lei rivela la potenza del messaggio: il rosso – come tutti i colori caldi – a livello ottico non retrocede ma avanza.
Pur non essendo ideale per una carnagione apparentemente fredda, su di lei il rosso è perfetto perché dal punto di vista archetipico le sue gambe ispirano movimento, corsa, dinamismo. Mostra un’ Artemide e un’ Atena molto forti, e Marte, come simbolo eroico, potentissimo.
E qui realizzo una cosa che devo davvero affermare a voce alta.
In molt*, in questi mesi di lontananza fisica, avete chiesto una consulenza a distanza. Ma ho capito questo: mandare due foto non funziona. Inviarmi due o tre foto di quando eravate piccol* non funziona.
Da quando è nato il Programma della Libellula il mio approccio alla professione di consulente di immagine è cambiato. Non mi basta più guardare le interviste o le foto: ho bisogno di conoscere le storie personali e professionali. Perché quelle fanno la differenza, senza alcun dubbio.
Come professionista del settore sono consapevole del fatto che si può sbagliare. Ma se si padroneggia la teoria della temperatura (e quindi si è in grado di riconoscere l’intervento di luci e make up artists) e la storia di un* cliente, solo allora si avrà un quadro completo di come la parola “stile” si possa declinare su quella persona. Sulla sua unicità.